venerdì 14 dicembre 2012

Chi vuole entrare nei Friends and Family?

Da un paio di mesi, ogni settimana un qualche amico mi chiede di entrare come finanziatore.  Finora ho sempre declinato, con l'idea che questo è un progetto serio con importanti cifre in ballo, i mille euro di un amico darebbero più problemi che altro.  Inoltre davo per scontato che le valutazioni immaginate dai miei amici, canditati finanziatori, fossero irrealistiche.  C'era chi mi chiedeva qualche punto percentuale per contribuire saltuariamente, e cose del genere.

Ma forse mi sbagliavo.  Ho provato a spiegare a due di questi amici che le valutazioni su cui ci muoviamo sono molto alte, e non mi hanno risposto con degli insulti, hanno detto che ci ragioneranno.

Allora si cambia, e anzi metto in pubblico questa possibilità di entrare.  In fondo i soldi ci servono, perché andare dai VC in questa fase, in cui ancora non esiste il prototipo, è difficile, e i friends and family attuali (preferisco non parlare di fools ...) iniziano a essere tirati.

La situazione è questa: al momento abbiamo un fondo F&F di circa 200k, che ci basta a sostenere i costi di progettazione dei prossimi due mesi (oltre a quelli già spesi).  Poi avremo bisogno di altri 200k circa, per arrivare da febbraio a maggio, con cui copriremo i costi di industrializzazione (gli stampi pelano).  Dopodiché ci serviranno circa 500k (o 1M ancora meglio, possiamo partire più in grande / più veloci), essenzialmente per magazzino e marketing.  Con questi raggiungiamo il picco del cashflow negativo, e a fine 2013 i soldi iniziano a rientrare.

Lo step intermedio è forse quello più difficile, perché dai colloqui avuti finora riteniamo che quando avremo il prototipo da mostrare sarà tutto più facile.  Le condizioni che stiamo ponendo sono:
- Per l'ultimo step, da 500k, daremo il 10% di quote sociali (o il 20% per 1M, più conveniente);
- Per lo step intermedio, i prossimi 200k, è giusto offrire quindi un prezzo migliore a chi ci crede per primo, e quindi possiamo dare il 5% anziché il 4%.

Ecco, i numeri sono in piazza.  Non sono noccioline, lo so.  Ma ho scoperto che c'è chi capisce queste valutazioni, anche tra gli amici, quindi basta imbarazzi.

P.S.: Come arriviamo a queste valutazioni?  Per entrare in dettaglio ci vorrà un altro post, ma in linea generale è semplice: noi prevediamo un margine lordo di € 100 per ogni paio di occhiali venduto, e immaginando di flessibilizzare tutti i costi fissi arriviamo a un utile di € 50 per occhiale.  Perciò se ad esempio ne vendiamo 100.000 l'anno avremo un utile di 5M, e la capitalizzazione ci rientra in un anno, gli anni successivi sono tutti soldi in più.
Naturalmente potremmo venderne solo un quinto di questi 100.000, oppure cinque volte tanti, questa è l'alea.  Le stime che stiamo facendo in diversi modi puntano su quest'ordine di grandezza, ma dipendono anche da quanto spenderemo in marketing, e soprattutto dalle alleanze strategiche per la distribuzione che riusciremo a fare.

martedì 11 dicembre 2012

Anche Telecom Italia si interessa

Ieri lungo incontro a Torino con Telecom Italia.  C'era uno squadrone di persone, e hanno voluto sapere tutto nei dettagli.  Alla fine sembravano piuttosto interessati, siamo rimasti che li terremo aggiornati sull'avanzamento lavori, e in particolare sulla disponibilità dei primi prototipi.  Le forme di collaborazione sono ancora tutte da valutare, ma intanto abbiamo stabilito un collegamento, valuteranno loro. 

Se son rose fioriranno ...

mercoledì 5 dicembre 2012

L'opera da due lenti

Ecco un bel nuovo cliente che ci aspetta!  Si chiama Operavoice.  Ci ha chiamato ora, loro predispongono i soprtatitoli nei teatri sopra la scena o inseriti nelle poltrone.  Gli occhiali sarebbero ideali, permettendo di non disotgliere lo sguardo. 

In questo caso l'implementazione sarà diversa da quella abituale, in quanto gli occhiali non saranno di proprietà degli utilizzatori, ma del teatro.  E' un vantaggio, perché non è necessario chiedere a ogni utente di scaricare l'applicazione sul suo telefonino, sarebbe una complicazione non da poco (a parte il fatto che i teatri sono generalmente schermati).  Quindi dovremo settare gli occhiali in modo da connettersi non col telefonino, ma con l'intranet di Operavoice, bypassando del tutto il telefonino.

L'idea è di partire magari con un set ridotto di occhiali nei teatri interessati, tipo una cinquantina anche se il teatro è da duemila posti, a crescere si fa sempre in tempo.  Così il direttore del teatro può verificare l'interesse del pubblico, e avrà una fonte di guadagno in più, e noi maggiore visibilità.  Potremo avere anche la scelta della lingua, in modo da dare al pubblico più possibilità rispetto ai sopratitoli generali.

E' lo stesso concetto che già avevamo previsto per Ariadne e per MovieReading, con poche varianti.

giovedì 22 novembre 2012

Un brevetto di Microsoft

Oggi notizie su Microsoft (grazie Mario!).  Si è saputo che a maggio 2011 aveva richiesto un brevetto per mostrare informazioni in realtà aumentata a chi partecipa a un evento.  Non sembra un concetto così innovativo, ma è interessante sapere che già un anno prima che Google facesse sapere di star lavorando in questo campo anche Microsoft fosse sul pezzo.

Qualcuno si interessa + Alfio

Grandi notizie!  Qualcuno ha iniziato a interessarsi attivamente a noi.  Hanno voluto incontrarci, ci hanno passato ai raggi x, ora dicono che la valutazione iniziale è positiva e ci faranno sapere. 

L'incontro è andato bene, abbiamo potuto partecipare in forze e spiegare tutto nei dettagli.  La cosa più interessante è che non si tratta di un semplice VC, ma di un partner industriale.  Quindi potrebbero investire, oppure potrebbero distribuire i nostri occhiali attraverso la loro rete, o entrambe le cose.  Non rivelo di chi si tratta, e nemmeno il settore (nel nostro caso potrebbero essere diversi, dall'occhialeria all'elettronica di consumo, alla telefonia, al gaming, allo sport, ecc.).  Ma era un interlocutore preparato, diretto, trasparente e che sapeva quello che voleva, una bella sensazione.  Si sono dimostrati molto interessati anche agli altri prodotti di SI14, stavo diventando un po' geloso ...  Ma mi fa piacere, SI14 lo merita.

All'incontro ha partecipato anche Alfio Giuffrida, che ci ha incontrato allo SMAU, e si è appassionato al progetto al punto da voler investire!  E' la quarta persona che mi chiede di darmi i suoi soldi, devo dire che è una bella sensazione, anche se finora ho declinato con tutti.  Ma soprattutto Alfio si è offerto di aiutarci a cercare partnership industriali, che è il mestiere che ha svolto finora.  Aveva appena iniziato a prendere i primi contatti, ed ecco che è stato qualcun altro a cercare noi ...

mercoledì 31 ottobre 2012

Prima startup innovativa a Modena!

Ieri abbiamo depositato il brevetto, e così oggi ho presentato in Camera di Commercio la dichiarazione con cui attesto il possesso dei requisiti previsti per godere degli incentivi fiscali riservati alle startup innovative (vedasi articolo sul Sole 24 Ore, o la Gazzetta Ufficiale n. 179, pag. 40).

Si sono scervellati e hanno coinvolto cinque responsabili diversi, alla fine mi hanno consentito di depositare la dichiarazione all'ufficio protocollo, dicendo che se la studieranno e mi faranno sapere.  Da cui deduco di essere il primo a Modena, una piccola soddisfazione.

[In realtà avrò due dei requisiti possibili, oltre al brevetto certamente avrò spese di ricerca e sviluppo superiori al 30% delle spese complessive, ma non posso attestarlo non avendole ancora sostenute]

Cari investitori, se investite nella nostra startup vi torna il 20% indietro subito ...  Vi aspettiamo!

domenica 21 ottobre 2012

New entries: ecco il sales and marketing team, e il loro piano di lavoro

Come accennato nel post sullo SMAU, tra i visitatori c'erano anche due ragazzi che, inaspettatamente, mi hanno subito dopo inviato una mail chiedendomi di collaborare al progetto in volontariato, per passione.  Ebbene ... li abbiamo presi, e sono stati nominati sul campo responsabili dell'area sales & marketing!  Avremo i più giovani directors della storia: 16 anni ...  Giovanni Contini e Joseph Bradley.  Ecco il testo della mia risposta.


Ciao ragazzi,

allora ok, stavo pensando che se vi va bene possiamo provare questo: uno di voi due fa il Direttore Marketing ad interim (DM, CMO), l’altro fa il Direttore Vendite (DV, VP Sales) pro-tempore (che è come ad interim).  Ditemi voi chi fa cosa.

Il primo compito di DM e DV è di definire i compiti di DM e DV.  Questa job description dovrà poi essere via via arricchita e tenuta aggiornata, è un documento che mi serve.  Provo a buttare giù degli spunti.

Il mercato geograficamente è il mondo.  Come tipologia di clienti, ci sono varie categorie, a cui il prodotto penso che vada pubblicizzato in modo diverso (per la vendita invece forse possiamo usare gli stessi canali):
-         Il mercato di massa degli appassionati di tecnologia e di cose nuove.  La pubblicità potrebbe essere fatta con azioni come queste
o       Segnalazioni ai blog sui gadget come Engadget e Gizmodo, a quelli che parlano di applicazioni,
o       Commenti su ogni post che parli dei Google Glass
o       Regalo degli occhiali ai blogger e ai vip.
-         (Il mercato degli appassionati di moda?  Da approfondire, vedi oltre)
-         Le nicchie relative alle applicazioni che gireranno su GlassUp (joggers, aeromodellisti, sordi, motociclisti, ecc.)?  Questo si potrà fare quando le relative apps esisteranno, e se saranno state fatte da sviluppatori indipendenti ci penseranno loro a pubblicizzarle. 
o       Per le applicazioni che invece realizzeremo noi, quando sono pronte individueremo i posti migliori per pubblicizzarle, che siano siti o riviste o altro.
-         Gli sviluppatori stessi, per invogliarli a scaricare le API e sviluppare applicazioni
o       A tal fine la pubblicità va messa sui forum di sviluppatori, e eventualmente qualche rivista
-         Le imprese interessate ad usare gli occhiali con applicazioni su misura, per il magazzino, i trasporti, l’assistenza remota, la chirurgia, o qualsiasi altra cosa. 
o       Non so bene come pubblicizzare in questo caso, la mia prima idea è di fare delle ipotesi di possibili categorie interessate, e provare a fare delle ricerche di mercato, cioè contattare un campione e chiedere se pensano che il prodotto gli potrebbe interessare.  Se non interessa a nessuno si passa a un’altra categoria, se invece c’è anche solo un po’ di interesse si indaga più a fondo.  Queste categorie hanno spesso delle fiere a cui ci si può presentare.  Comunque è un’area che affronterei più avanti.
-         Il “mercato” dei possibili acquirenti della tecnologia per i loro prodotti commerciali.  Potrebbero essere le imprese di occhialeria, quelle IT, quelle telefoniche, o altre ancora
o       Per proporsi a questo mercato sono utili fiere come il CES
Tutto questo è materia per il DM, dove l’obiettivo è di fare ordine e avere una strategia.

Il grande tema per il DV è invece come distribuire gli occhiali, se fare e-commerce, o distribuzione attraverso una rete di vendita (anzi almeno una per paese), o entrambe le cose.  Le catene distributive da considerare sono diverse: occhialeria, moda, elettronica, telefonia, ecc.  Potremmo usare anche diverse categorie di catene in diversi paesi, a seconda delle occasioni che troviamo.

Ma come si fa?  Vendiamo a dei grossisti, o direttamente ai negozi tramite agenti?  Chi ci insegna?  Assumiamo dei manager, in Italia o nei vari mercati, o ci rivolgiamo a dei consulenti?  Quanto costa tutto questo, quanta parte del guadagno ci porta via?  E’ tutto da definire, possiamo fare che sia il DV che il CEO (io) cercano di imparare e si tiene nota delle conclusioni raggiunte.

Oltre alle cose scritte fin qui ce ne sono però tante altre, e prima di tutto il prodotto:
-         Avremo sia una versione per chi porta gli occhiali da vista che per chi non li porta, fin dall’inizio?  Qui la risposta dipende dal lavoro di progettazione della montatura, dalla fattibilità, e in particolare dalla funzionalità (dislocazione del peso, estetica) della versione clip-on per gli occhiali da vista, sull’altra siamo più tranquilli, sembra.
-         Avremo sia una versione di base senza fotocamera, sia una con fotocamera?  Penso che inizialmente avremo solo la prima, che è sufficiente per quasi tutti gli usi, poi penseremo alla seconda.  Avremo un touchpad?  Quanti comandi potrà dare?  L’effetto dei comandi lo decidiamo noi (cioè è fisso nel circuito elettrico) o ne diamo il controllo all’applicazione, quindi anche allo sviluppatore terzo?  Penso che questo dipenderà anche da ciò che risulterà utile e necessario nel corso del lavoro di sviluppo delle prossime settimane.  Quali altri elementi di servono, premesso che il GPS (semmai servisse) è già nel telefonino?  Un accelerometro?
-         Forma, colore?  Chi li studia?  Quante versioni?  Possibile personalizzarle?
-         Prezzo: [omissis]
Queste scelte riguardano il DM da vicino.

Dobbiamo approfondire se e quanto valga la pena di fare versioni speciali ad alto prezzo, prodotti status symbol.  Questo probabilmente dipende dalle occasioni che ci si presenteranno.  Come cercare queste opportunità?  Ci penserà il DM ...

Media Agency: quali sono i suoi compiti, e come si separano da quelli del DM?  Probabilmente dipende anche dall’esperienza del DM.  Come si seleziona?  Una sola o più di una?  Un coordinamento è importante, perché le informazioni e le impostazioni della presenza pubblica devono essere sempre coerenti.  Cosa mettiamo nel sito?  Con che tempi e gradualità ci facciamo conoscere?

Post vendita:  è un’area contigua al marketing e al commerciale, separata ma con dei punti di contatto.  Include molte cose, ma principalmente direi che si tratta delle risposte ai clienti e ai curiosi, direi di farlo prevalentemente mediante un forum; e della garanzia.  Il primo aspetto è più di competenza del DM, il secondo del DV, ma se avete un terzo amico può seguirle entrambe ...

Tutto quanto sopra andrebbe poi a formare un piano che indichi in che mese vanno fatte queste varie cose.  Ricapitolando, voi dovreste tenere ordine in tutte queste cose da fare, con le decisioni da prendere e quelle prese, studiare e ragionarci sopra, ecc.  Volendo potreste anche svolgere entrambi i ruoli insieme.

Ciao, Francesco.

SMAU Milano

Tre giorni allo SMAU sul trespolo, a presentare GlassUp.  Interesse bestiale, avevo una fila continua di gente che chiedeva informazioni.  Alcuni hanno dovuto rinunciare a parlarmi. 

La domanda più comune era: dove sono, posso provarli?  E poi mille altre domande, le solite.  Grandi complimenti, tutti che non vedono l'ora che ci siano.

Anche una serie di incontri utili per possibili partnership, che poi era ciò che mi interessava, ad esempio:
  • Quel professionista che da decenni progetta montature per le case più importanti
  • Una proposta per aiutarci a lanciare su Kickstarter, anzi due
  • Una richiesta per occhiali con app personalizzata, da parte di una ditta di trasporti, al fine di far vedere ai loro camionisti un flusso di informazioni
  • Quei ragazzi che la sera mi hanno inviato una mail, chiedendo di collaborare gratis (vedi prossimo post)
  • Quell'investitore che è venuto dritto verso il mio stand, e mi ha detto "Noi dobbiamo parlare"!

Una fatica bestia, ma ne valeva la pena.

venerdì 19 ottobre 2012

SI14

E' un po' che non scrivo, ma le novità sono state importanti.  Abbiamo fatto i nostri compiti a casa, riguardo alla società (GlassUp srlcr), al brevetto e al bando.

Ma la cosa più importante è il nostro accordo con la SI14.  Li abbiamo trovati quasi per caso, cercando chi ci sviluppasse l'applicazione.  Invece ci svilupperanno le applicazioni, il circuito elettrico, cureranno l'industrializzazione, troveranno i fornitori, faranno il controllo qualità, ...

Credono fortemente nel progetto, e vogliono una partnership stretta, e la vogliamo anche noi.  Ci siamo resi conto che con loro avremo un'accelerazione che altrimenti ci saremmo sognati.  In particolare avendo appena fatto un progetto simile, anche se per un prodotto del tutto diverso (gli orologi I'm Watch) e quindi non in concorrenza, possono fare lo stesso per, anzi con, noi.  Con maggiore certezza sui tempi, sui download delle SDK, ecc.

Ora sappiamo che ce la faremo.

mercoledì 12 settembre 2012

Il bando ci mette alla frusta

Il dado è tratto.  Ho preso informazioni sugli incentivi dell'Unione Europea, e ho capito che ce n'è uno importante, per il quale la domanda va presentata in fretta.  Anche perché i soldi tra poco servono, e i tempi non sono strettissimi.  Perciò in un paio di settimane ora dobbiamo:
  • Costituire la società (che implica definire le quote sociali ...) - datemi un notaio, sarà una srl, la srlcr non mi cambia la vita (ma conto che valga come iSRL)
  • Presentare la domanda di brevetto (che implica un bel po' di lavoro per la stesura)
  • Avere dalla banca la promessa di finanziamento (è richiesta dal bando)
  • Predisporre la domanda al bando (selezionando i consulenti a cui affidarci, se non vogliamo fare da soli)
Per fortuna queste cose si possono fare in parallelo.  In carrozza, si parteee ...

TTP, un competitor azzeccato

Giuseppe mi segnala questo articolo del Guardian.  E' una impresa mai sentita, ma la scelta che stanno facendo è simile alla nostra (a parte il controllo con il movimento del muscolo visivo, su cui sono scettico).

mercoledì 1 agosto 2012

E partire con le API per i prodotti altrui?

Pensiero stupendo.  La progettazione si sta rivelando lunga e complessa, anche se man mano ci stiamo chiarendo le idee su come procedere tecnicamente, e quello è importante.  Per bypassare questo tunnel, una soluzione potrebbe essere di creare le API per gli altri, in un certo senso.  Cioè un programma che prende come input qualsiasi messaggio in arrivo da un'altra applicazione, dopo aver stabilito esattamente le regole che i dati di input devono rispettare; e genera un output leggibile dai Vuzix e dai Moverio.

In questo modo (e sempre ammesso che questo programma sia pronto prima dell'elettronica e delle altre cose) inizieremmo a costruire quell'ecosistema che avevamo previsto per i nostri occhiali, e che useremo quando saranno pronti.  Aiutiamo gli sviluppatori a creare facilmente applicazioni per vedere ogni tipo di messaggi, e poi la dirotteremo sui nostri occhiali quando ci saranno.

Che ne dite?

New Entries

La compagine si sta allargando.  Per la progettazione elettronica dovremmo procedere con la RayGap di Borgo S. Siro (PV).  Il progettista per l'applicazione mobile sarà Alessandro Del Gobbo, che ha concordato i ruoli con la Contatter di Davide.  E Gianluigi forse ha trovato un industrial designer che lo convince.

sabato 28 luglio 2012

L'Omologazione

Questo post è una domanda aperta.  Mi hanno segnalato che è necessaria l'omologazione, ed è una questione che non conosco.  Così chiedo a tutti quelli che hanno esperienza in merito di darmi qualche dritta, nei commenti al post o in altro modo.

Ecco le domande che mi vengono in mente.

- E' necessaria l'omologazione?  Quale elemento la rende necessaria, il hw, o il sw, o il fatto di essere un prodotto elettronico?  Se compro degli occhiali da sole non credo che siano omologati, se sviluppo un'applicazione mobile non la devo omologare, quindi dov'è la discriminante?

- Dove si fa?  Come si fa?  Devo rivolgermi ad altri o posso farla io?  A chi?  Quanto costa?  Quanto tempo ci vuole?

- Devo farne una per l'Italia, o per l'Europa, e una per gli USA e per ogni altro paese?  Devo rifarla ogni anno, o confermarla?  Devo rifarla a ogni virgola che cambia (e ne cambieranno, di virgole!)?

Per ora non mi viene in mente altro.

venerdì 27 luglio 2012

E non c'è solo la traduzione!

Questo ragazzo, Will Powell, è un genio della praticità (altro che anni uomo).  Dopo aver visto la traduzione simultanea sugli occhiali, che ho descritto nel post precedente, ora sto leggendo i precedenti post del suo blog, ed ecco una simulazione dei Google Glass che ha fatto da solo, senza aspettare il 2014! 

Non credo sia tutta una burla: d'accordo, la foto non l'avrà scattata e condivisa, ma i comandi in Dragon Naturally Speaking, che gli fanno comparire i suoi appuntamenti del giorno o le previsioni del tempo o cose del genere, penso possa averli fatti davvero.

C'è chi già fa la traduzione in simultanea ...

Non c'è che dire, il settore galoppa.  Oggi è uscita la notizia di un ragazzo, Will Powell, che in 4 + 4 = 8 ha allestito degli occhiali che traducono in tempo reale (diciamo quasi reale) un testo da una lingua a un'altra!  Era già nella nostra to-do list, ma dovremo accelerare.

Ecco i link:
- Articolo su La Stampa
- Post sul suo Blog
- Video su YouTube

Che dire?  Mi sembra una buona notizia: da una parte mi da delle dritte su come fare, il software di Microsoft non credevo fosse di buon livello, e sui Raspberry PI chiederò ai miei tecnici.  Dall'altra il punto debole sono proprio quegli occhiali Vuzix così brutti e ingombranti, e lì entreremmo in gioco noi.  Però non sapevo che sui Vuzix si potesse mostrare quello che si vuole, me li dovrò tornare a guardare.

Potremmo collaborare?  Lo contatto o sto nascosto?  Ora ci penso, ma nello spirito di questo progetto mi sa che gli scrivo.

L'applicazione Android

Ora che almeno il quadro generale del sistema ottico, dell'hardware e del circuito elettronico iniziamo a averli, è ora di avviare lo studio dell'applicazione Android.  Davide mi ha dato qualche dritta, e mi ha chiarito che l'applicazione posso vederla composta di due parti, quella che raccoglie i messaggi e quella che li manda agli occhiali.  Il lavoro che lui sta facendo per Contatter può provvedere alla prima, io dovrei concentrarmi sulla seconda.  Successivamente le API dell'applicazione permetteranno anche di raccogliere messaggi di altro tipo, che altri sviluppatori decideranno di generare, in alternativa a Contatter.

La persona dovrei averla trovata, può dedicarci parecchio tempo, ha già iniziato a prendere confidenza col progetto.  Ad esempio ha subito suggerito che non dovrebbe essere un problema aggiungere un pulsante, anche uno solo, per rileggere i messaggi: 
"Cioè mi piacerebbe molto premere un pulsante per RILEGGERE l’ultima notifica o vedere quella precedente. In teoria basta 1 pulsante solo che a seconda delle volte che è premuto (1 volta) ripete il messaggio dall’inizio (per gli sms lunghi) – (2 volte) ripete il messaggio precedente (tieni premuto) comincia a scorrere all’indietro una notifica alla volta (solo la prima riga) fin quando rilasci  il pulsante e quindi visualizza per intero la notifica su cui ti sei fermato.
Per la mia modestissima esperienza in campo elettronico, a livello di hardware, specie se il pulsante non sarà touch, è una cavolata da implementare: si tratta di usare una sola GPIO sul circuito integrato controller che userete… il resto è firmware."

Sempre in tema di funzionalità, nel frattempo ci scrive un potenziale cliente, Simone, che fra l'altro ci suggerisce di mettere tra i messaggi gli appuntamenti in rubrica: è vero, ci avevamo anche pensato ma non lo avevamo ancora scritto da nessuna parte.  E poi ci chiede come faremo per chi ha gli occhiali da vista, "Per me indossare gli occhiali non è mai stato un piacere, ma adesso potrebbe diventarlo grazie al vostro team".  Ci stiamo lavorando ...

Il ballo dei costi

Mancano pochi giorni alla deadline per la partecipazione a Mind the Bridge, quindi è ora di fissare gli ultimi punti della presentazione.  A maggio avevo aderito alla Early Call, che mi aveva permesso di avere una prima valutazione, e le indicazioni convergevano a dire che i numeri erano "fuzzy", vaghi (e ci credo, non avevo nemmeno le specifiche di prodotto!). Da allora ho fatto i miei compiti a casa, e i numeri si sono andati via via precisando, almeno in parte.  Si tratta quindi di metterli in pulito, e fare la miglior stima di quelli che ancora mancano.

Per quanto riguarda i costi commerciali, e in generale il piano di marketing, Alfiero lo rifinirà nel fine settimana.  Ora tocca ai costi di progettazione e di produzione.

La mattina inizia con una buona notizia: il possibile fornitore americacano del principale componente (in alternativa di ripiego a quello che non ci risponde), mi manda il costo per cento pezzi, ed è circa un terzo del costo del pezzo singolo, rientra perfettamente nella distinta base valorizzata che avevo ipotizzato (ma ci sono altri buchi).  Qualche ora dopo, la seconda buona notizia: una brillante ditta milanese sta sviluppando un'applicazione che avrà un modulo bluetooth analogo al nostro, e ci consentirà di beneficiarne gratis.

Poi arriva la mazzata.  Incontro la ditta che avevamo individuato per la progettazione dell'elettronica, e vengo assalito: "I tuoi occhiali costano troppo poco".  Chiedo spiegazioni.  Mi dicono che i componenti costeranno sugli 80 euro, ma col loro ricarico si arriva a 300.  Ma io li avevo incaricati solo della progettazione: che intendano farla gratis e rifarsi sui componenti?  No, c'è anche quella.  E la previsione iniziale di quattro mesi è ora di un anno.  Due persone skillate al lavoro per un anno a tempo pieno, più la prototipazione, ecc., i costi ovviamente esplodono.

Va bene, resettiamo.  Fa parte del mestiere di chi lancia un'impresa innovativa selezionare le persone e i fornitori, e naturalmente ci va tempo, fatica ed errori, va messo nel conto.

martedì 24 luglio 2012

Il display e gli americani che ci fanno impazzire

E' un po' che non scrivo, ma il lavoro va avanti.  A dire il vero però va avanti con un po' di fatica, specie sulla parte elettronica.  E il problema principale è la fornitura di un componente critico.  Non entro in dettagli, per non tagliarmi le gambe sulla brevettabilità, ma per certi componenti, e uno in particolare su cui stiamo combattendo ora, ci sono forti differenze tra i prodotti sul mercato, in termini di struttura, funzionalità, completezza, costo.  Prendere il componente migliore significa migliorare l'estetica, la robustezza, il consumo, il costo, e ridurre il lavoro di progettazione.  E fin lì magari è normale, anche se le differenze possono essere di un ordine di grandezza.

Ciò che non è normale, e che non so come gestire, è avere a che fare con dei fornitori, un po' tutti!, che non rispondono, ci mettono settimane a fare qualsiasi cosa, hanno procedure bizantine.  Di molti sto ancora aspettando la risposta, altri alla fine hanno risposto che quel prodotto non è ancora disponibile (ma allora??!).  Uno mi ha chiesto di predisporre un modulo d'ordine: numero ordine, codice cliente, ecc. ... se non che i dati devo inventarli io!  E che poi in un mese e mezzo mi manderà il pezzo ...  Un altro, quello con cui stiamo combattendo ora, ha diversi dipartimenti che danno risposte discordanti.  Settimane perse.  Se sapessi dov'è il pezzo che mi serve, prenderei un aereo e andrei a prenderlo, intanto che ne parliamo, così possiamo andare avanti con la progettazione.

Ma non diciamo sempre che "Gli americani so' forti"?

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Aggiornamento del 27-7: questo componente è talmente critico (l'unica alternativa che conosciamo sarebbe da personalizzare, mesi e mesi di lavoro), che ho fatto una cosa decisamente imbarazzante, e anche rude: ho scritto a una persona mai vista ne conosciuta, trovata su Linkedin come indirettamente collegata a me, che ha legami col foritore americano che mi interessa, chiedendo consiglio e magari aiuto.  Mi darà dello stalker, chiedo umilmente perdono.

venerdì 13 luglio 2012

Una banca e un broker

Grandi notizie oggi!

Prima ci chiama una banca importante, che ci vuole mettere in contatto con dei suoi clienti industriali, interessati ad investire in nuove tecnologie (grazie per il contatto, Emil!).

Poi ci chiama un broker di brevetti, e ci dice di farci vivi quando abbiamo fatto la domanda di brevetto perché ci può aiutare a trovare dei compratori (grazie per il contatto, Giuseppe!).

Il weekend si prospetta sereno, anche se piovesse ...

Alti e bassi

Ieri e oggi le solite giornate di docce scozzesi, sugli aspetti tecnici.

Il fornitore migliore del componente più importante, ieri ci aveva detto che non era disponibile nel formato che vogliamo noi, oggi ha richiamato e pare che ci sia la soluzione.

Nel frattempo, le prove sulla soluzione che sembrava la migliore per il sistema ottico hanno rivelato che come lo avevamo pensato, con le lenti curve, non funziona; però abbiamo validato un'altra soluzione, più complessa e costosa (ci serviranno componenti non commerciali, che ci dovremo far fare su commessa), ma fattibile e funzionale.  Andremo con quella, ora faremo un prototipo ma dovrebbe essere la scelta definitiva, era ora.

Non entro in dettagli, non solo perché un minimo di prudenza forse è meglio averla, ma anche perché non vorrei bruciarmi la possibilità di brevettare.

Avere una soluzione più costosa ma di qualità migliore ha dei risvolti importanti, significa competere meno sul prezzo e più sulla customer experience, quindi cambiare il target di clienti, il piano economico, ecc.

giovedì 12 luglio 2012

E farli open source?

Oggi Alfiero mi suggerisce un'idea folle: dirottare il progetto e fare i primi occhiali open source al mondo!  Una cosa sulla falsariga di Arduino

Per ora è più uno spunto che un'opzione dettagliata.  Detto in altro modo, non sappiamo come faremmo soldi, quale sarebbe il business model.

In un certo senso era già così, in quanto il piano era di inizialmente vendere gli occhiali e regalare l'applicazione necessaria per utilizzarli, ma nel frattempo rilasciare gli SDK / API e creare un ecosistema, e a lungo termine, quando arrivano gli occhiali cinesi più economici, monetizzare l'ecosistema, tipo far pagare una fee agli sviluppatori in proporzione alle app che vendono.

L'occhiale è fatto di un sistema ottico, un circuito elettrico, un hardware che li contiene, e l'applicazione.  Farli open source potrebbe significare elaborare il progetto, renderlo pubblico, lasciar arrivare tutti i suggerimenti migliorativi e aggiuntivi (penso a gente come ahrfukkio di LegaNerd), allestire una community con scambio di informazioni, e un mercatino dei componenti, ecc.: che ne pensate?

mercoledì 11 luglio 2012

Word Lens

Mi segnala brillantemente Matteo questo video sull'applicazione Word Lens, che permette di vedere in tempo reale la traduzione di una scritta in una lingua che non conosci (per ora inglese - italiano, inglese - francese e inglese spagnolo, sarebbero più utili arabo e mandarino).  Il connubio con gli occhiali sarebbe perfetto.  Da tener presente, in alternativa a Google Goggles e ScanDoc.

lunedì 9 luglio 2012

LegaNerd ci fa le pulci

Oggi anche il sito LegaNerd ha scritto di noi.  Ci hanno fatto le pulci ben bene, partendo dagli errori sul sito (e dai, è su da pochi giorni!), per arrivare al fatto che è ancora tutto da fare, e via andare.  Quando ho letto che eravamo tutta fuffa campata sul nulla come Volunia un brivido mi è corso lungo la schiena.

Ma hanno ragione, e anzi queste critiche sono utili a migliorare, e ce n'è bisogno.

Articolo sul Sole 24 Ore

Ieri il Sole 24 Ore ha descritto il nostro progetto in un articolo.  Il nome era ancora quello vecchio, ma fa sempre piacere.

venerdì 6 luglio 2012

Aggiornamenti via mail

Comunicazione di servizio: già un paio di persone mi hanno avvisato che non usano il RSS.  Se volete essere avvisati quando c'è un nuovo post, comunicatemelo, e vi manderò una mail.

Working Capital e Techzilla!

Il progetto GlassUp inizia a far rumore.  Dopo che la nostra ricerca del nome in crowdsourcing era stata riportata da Working Capital, ora è Techzilla a parlare del nostro progetto.  Conclude scrivendo "Incrociamo le dita": sì, le stiamo già incrociando ...

Olympus

Anche Olympus scende in campo con i suoi occhiali!  Il progetto si chiama Meg 4.0, è un accessorio (lungo 20 cm., pesa 30 grammi, brutto assai) che si monta su un qualsiasi paio di occhiali e apparentemente riceve solo, non trasmette foto o altro.  Il display è esterno come per Google, si collegherà in bluetooth al telefonino, che fa da motore e da connessione internet, come GlassUp.  Ha un accelerometro, ma non si sa cosa ci faccia.  Per i tecnici, usa un display da 320×240 QVGA e la luminosità è di 10cd/m2 – 2,000 cd/m2, regolabile per adattarla alla luce ambientale.  Per risparmiare la batteria (cioè farla durare 8 ore anziché 2), prevede di attivare il display automaticamente per 15 secondi ogni tre minuti.  Ci lavorano da sette anni, e non si sa quando sarà disponibile e quanto costerà ...

giovedì 5 luglio 2012

Ladies and gentlemen ... il sito!

Ecco la novità di oggi (in realtà c'era da qualche giorno, ma stavamo apportando gli ultimi ritocchi): è pronto il sitoGiuliano ha fatto un mitico lavoro, in un battibaleno.  Ha detto che ce lo regalava come suo contributo al progetto, ma se il progetto ha successo non ci dimenticheremo di lui ...

Abbiamo voluto che ci fosse il form di raccolta mail, e quello di prevendita.  E poi le solite cose, chi siamo / blog / prodotto / ecc.  I testi sono ancora da completare.  Naturalmente non vediamo l'ora di avere le specifiche di prodotto in modo da poterle inserire, e da mostrare un'immagine realistica.  Poi faremo un filmato, da mettere al posto dell'immagine attuale in home.

Andate a vederlo, e diteci se dobbiamo cambiare qualcosa.

mercoledì 4 luglio 2012

Movie Reading

Mi ha appena contattato Carlo Cafarella, per chiedermi di usare gli occhiali per il suo servizio Movie Reading!  Si tratta di un'applicazione per telefonino (per ora), che permette di leggere i sottotitoli del film che stai guardando.  Sta utilizzando i Moverio, ma non sono il massimo.

Fantastico.  Vorrei che gli occhiali fossero pronti domani, ma non sarà così.  Dobbiamo assolutamente sviluppare un prodotto entro l'anno, anche a costo di rinunciare a qualche funzionalità.

Arriva anche Apple ...

Ecco la notizia di oggi: anche Apple ha chiesto un brevetto per occhiali in realtà aumentata.  Il funzionamento è più simile al nostro che a quelli di Google, in quanto l'immagine sarebbe sulla lente anziché su un elemento esterno.  Ecco i link alla notizia:

Originale da The Next Web

Italiano da IPhoneItalia

martedì 3 luglio 2012

La visione di Google

Paolo Gambardella mi segnala questo post su pregi e difetti della visione di Google.  In due parole, vi si dice che il progetto di Google presenta degli occhiali "estremi" con cui la gente comune difficilmente avrebbe voglia di andare in giro, e dei casi d'uso poco convincenti (non tutti sono paracadutisti).  Questo video pubblicitario di Google conferma la stessa impressione, fa ridere vedere una mamma che usa quegli occhiali per fare il filmino al bebé.

Le stesse cose che fanno gli occhiali le può fare un telefonino, più comodo da controllare, quindi si tratta di trovare i casi d'uso più convincenti, magari tra chi ha le mani occupate o non può distogliere lo sguardo (motociclisti? aeromodellisti?).  E si torna all'argomento strategia / posizionamento.

Ciò che Google sta azzeccando invece è senz'altro il fatto di diventare il punto di riferimento per questo settore, e in questo senso distribuire un prodotto potente e customizzabile è la strategia giusta.

L'unica possibilità di avere un vantaggio è quella di arrivare prima (magari per Natale!), con un prodotto con le funzionalità base (e in questo modo conteniamo anche il costo), e rilasciare gli SDK.  E poi trovare subito qualche nicchia specifica interessata (come suggeriscono anche Alfiero e Paolo), come gli aeromodellisti.

Oppure cercare qualcosa che gli altri ancora non hanno per differenziarci, come i sensori di Giuseppe che ci permetterebbero di servire i musei (non dovremo più avvicinare cento volte il naso alla didascalia del quadro).  Questa opzione non altera la prima parte del lavoro in corso.

A queste analisi e ragionamenti sta lavorando Alfiero ...

Recon + Android + Facebook

Ecco il primo risultato di questo blog: Francesco Ferrazzino ci segnala che la Recon ha presentato, a Google I/O, degli occhiali da sci che trasmettono (mediante un accelerometro, il bluetooth e un'applicazione Android sul telefonino) i tuoi salti sul tuo profilo Facebook, e poi ti fanno vedere nell'occhiale i commenti al post.

Chiaramente lo scenario si sta riempiendo, è importante sbrigarsi e anche capire, come suggerisce Alfiero, il posizionamento di GlassUp (e per prima cosa dobbiamo finalizzare il sistema ottico).  Vogliamo una versione base read-only e una con telecamera?  Vogliamo puntare più sul hardware o sul software?  Alleanze?  Nicchie?  I primi passi del piano comunque non cambiano.

lunedì 2 luglio 2012

Casi d'Uso

Versione base (read-only):

o       Caso base, mostrare i messaggi in arrivo (le prime x parole), con colore o icona che indica il tipo di messaggio:
§         Email
§         Sms
§         Aggiornamenti Facebook
§         Tweets
§         RSS
§         Messaggi a ora fissa: meteo, chiusura borsa, ecc.
§         Messaggi a evento: breaking news, scossa terremoto, ecc.
§         I gol delle partite
o       Dati volo per aeromodellisti: non serve altro (guardate ad esempio questo ragazzino, che controlla il volo di un drone con i suoi Epson Moverio)
o       Indicazioni stradali per motociclisti: non serve altro
o       Musei, parchi archeologici, ecc. (fornirli a Angelo Pallanca (vedi mail) per il progetto http://www.myariadne.com/ e simili): serve un sensore, che può essere di diverso tipo:
§         Rfid
§         Fotocamera e QR code
§         Fotocamera e software di riconoscimento: Emanuele Borasio di G-Maps, incontrato in SMAU, insiste che usi il loro, che lavorano con Layar, ma andrei piuttosto su Google Goggles http://www.google.com/mobile/goggles/#text e https://play.google.com/store/apps/details?id=com.google.android.apps.unveil
o       Traduzione immediata di insegne stradali, menu, ecc.: serve una fotocamera e Google Goggles o ScanDoc https://play.google.com/store/apps/details?id=hotcard.doc.reader.regged
o       Collegarlo a oggetti reali via twine, come in http://vimeo.com/41895848, o comunque farlo inserire nell’elenco in basso a destra della pagina http://supermechanical.com/twine/
o       Contenuti propri – ad esempio Gabriele Levy vorrebbe vedere i dati della lezione che sta impartendo

Versioni avanzate:

o       Ocr e traduzione (insegne stradali, menu, quando sei a Shanghai o a Bagdad, ecc.)
o       Occhiali per guida notturna con filmato daylight
o       Occhiali che mostrano schermata grande del pc, o di internet preso dal telefonino, e guanti che ti permettono di lavorarci o usarlo: sei in treno e scrivi su una tastiera virtuale, che vedi negli occhiali ...

Piano di Lavoro

C'è chi mi sta gentilmente incoraggiando a sbrigarmi ...  E hanno ragione.  Finché c'è l'entusiasmo per quelli di Google converrebbe cavalcare l'onda, e chissà quanti altri si stanno muovendo in questo campo. 

Dovremmo fare in modo avere il sistema hardware definito entro un paio di settimane, e poi il progetto hardware pronto entro fine luglio.  In questo modo potremmo fare la domanda di brevetto (se possibile), produrre un disegno simulato (è necessario mostrare come sarà il prodotto finito), ed essere su Kickstarter entro settembre.  Frattanto procedere con la progettazione dell'elettronica e dell'app, e la realizzazione della montatura, per poter consegnare il prodotto per Natale, che è sempre la stagione più importante.

So che sono tempistiche folli, ma ci dobbiamo provare ...

Ecco il link al piano.

Epiphany su Indiegogo

Oggi Alfiero mi ha segnalato un progetto simile al nostro, Epiphany Eyewear di Vergence Labs, presentato su Indiegogo.  In realtà fanno tutt'altro, riprendono e trasmettono il video di ciò che l'utente sta guardando (e non sono i primi), ma il concetto è attinente.  Ha raccolto oltre $50k prevendendo gli occhiali a $189 l'uno, e ... nel frattempo hanno trovato un series A da $15M!

Ecco le cose che noto:

- Anche loro stanno pre-vendendo gli occhiali, il prodotto non esiste e prevedono che sia pronto a dicembre. 

- Anche loro puntano a fare un prodotto più semplice di Google e di farlo prima.

- Anche loro hanno pensato a distribuire delle API, per promuovere un ecosistema di sviluppatori intorno al loro prodotto: loro venderanno l'hardware e gli sviluppatori il software, come nel nostro caso.  Strano però che non ci sia il prodotto ma ci siano le API, penserei il contrario.

- L'estetica e la leggerezza sembrano ottime, e non credo che sia solo un concept.  Gianluigi, in questo filmato http://www.youtube.com/watch?v=cuELbE8OjhY&feature=relmfu, dal minuto 4 in poi, puoi vedere come sono fatti in dettaglio (non sono molto secretivi): la telecamera in mezzo, l'elettronica nella stanghetta sinistra, la batteria in quella di destra.  Occhiali simili ma molto ingombranti sono in commercio da un pezzo.

- A quanto pare i filmati possono essere sia trasmessi in streaming in diretta (ma in questo caso non so come li controlli, se devi avere l'iPad con te o cosa), sia registrati sulla SD card, poi scaricati sull'iPad con un cavo usb, e da lì poi manipolati.

- E' un prodotto totalmente ludico, non pratico, potresti fare la stessa cosa col telefonino (vale anche per noi).

- Mettono sia la batteria che la sim card sull'occhiale stesso, non mi è chiaro se prevedano un'applicazione sul telefonino.

- Quel meccanismo per rendere gli occhiali scuri o trasparenti con un click non lo conoscevo, può essere utile anche a noi!  Lo chiamano electrochromic "magic glass".  Gianluigi, ci serve?

- Hanno previsto anche di creare un canale loro, cioè un sito web con tutti i filmati, e un social network!  (è scritto in basso nell'articolo)

- Si sono messi su http://www.indiegogo.com, un sito simile a Kickstarter, e hanno già raccolto $ 55.000 (avevano un obiettivo di $ 50.000).  In effetti li avevano messi inizialmente su Kickstarter, raccogliendo 63k, ma poi la campagna su K è stata cancellata e le offerte rimborsate, forse per spamming eccessivo.  Su K indicavano la presenza di Wi-Fi che su Indiegogo non compare più.  Da notare anche che su K molti erano appena stati bruciati da tale ZionEyez http://www.kickstarter.com/projects/zioneyez/eyeztm-by-zioneyez-hd-video-recording-glasses-for che con un prodotto simile aveva raccolto 343k, prodotto mai consegnato e soldi mai rimborsati.  Su K i contributi ufficialmente sono donazioni, se la cosa non va in porto peggio per te.
L'offerta di Indiegogo è di avere gli occhiali a $ 189 anziché al futuro prezzo di mercato, $ 299.  Ne hanno venduti anche i pacchetti da 20 paia, anzi sono stati sold out!
Nel frattempo, nel primo giorno di presenza su Indiegogo, hanno anche raccolto un series A round da 15 milioni di dollari!!  Penso che i soldi di Indiegogo non gli servano più ...

- Prevedono di allestire il riconoscimento visivo in crowdsourcing.

- Vendono anche un caschetto che ti mostra ciò che hai davanti, aggiungendo informazioni in realtà aumentata.  E' estremamente ingombrante. 

- In un loro vecchio video guardano attraverso degli occhiali non ingombrantissimi con degli effetti di realtà aumentata.  Fa pensare che sarebbe possibile guidare di notte coprendo le luci dei fari di chi guida nell'altro senso.

I Concorrenti

Questo mercato si sta riempiendo al galoppo, ogni giorno che passa c'è un nuovo concorrente.  Ecco un elenco di massima, che completerò via via con gli altri che trovo.
  • Google Glass - Arrivati dopo poco meno di un anno dall'inizio del nostro lavoro, hanno ovviamente rivoluzionato la mappa, ora il 100 pounds Gorilla sono loro.  Da una parte un concorrente come questo consiglierebbe di chiudere prima di iniziare, dall'altra può essere utile, ad esempio ha creato enorme interesse.  Il loro prodotto è fighissimo, fa mille cose in più del nostro (che anzi farà poco o nulla, sarà read-only, almeno inizialmente), ma dovrebbe arrivare solo fra due anni.
  • Pochi giorni dopo l'annuncio di Google, anche la Oakley (Gruppo Luxottica) ha detto di star lavorando "da anni" a un progetto simile.
  • Molti hanno prodotto degli occhiali grossi e pesanti per vedere dei film (tra cui MyVu, poi fallita).  La regina è Vuzix.  La qualità era notoriamente pessima, ma ora è molto migliore.  Idem per l'estetica.  Finora non erano trasparenti, ora alcuni modelli lo sono.
  • I nuovi Epson Moverio BT-100 hanno un motore Android, non sono una bellezza ma permettono di vedere le mail, sembrerebbe.
  • La Recon è partita da occhiali da sci che, oltre alla velocità, altitudine, ecc., ti avvertono se ci sono degli sms in arrivo.  Stanno già organizzando lo sviluppo di altri prodotti simili per usi diversi.  Sono in vendita anche a Milano.
  • Laster - Bel concetto, ma non credo che esistano davvero, non vedo il pulsante "Buy now".
  • Lumus - Israeliani, grandi esperti di ottica.
  • Digilens - Interessante la tecnologia.
  • Ora c'è anche la Sony, non ci facciamo mancare nulla.
  • Ci sono perfino le versioni cinesi a basso costo ...

Il Team Allargato

Ecco un primo elenco, da completare, delle persone che in qualche modo sono coinvolte nel progetto, o si sono candidate a partecipare:

Gianluigi Tregnaghi - Il partner tecnico, guru dell'ottica.
Alfiero Santarelli - Chief Sales and Marketing Officer, conosciuto su ISS e poi visto al DEF Venezia.
Davide Muzzarelli - Il suo progetto Contatter dovrebbe fornire l'input agli occhiali.
Giuliano Ambrosio - Si è candidato con entusiasmo per aiutare pro bono (ma se il progetto ha successo ci ricorderemo di lui, promesso) nell'area comunicazione, e sta realizzando un sito fantastico.
Paolo Formaglini - Titolare di un laboratorio ottico, ci sta aiutando a realizzare il prototipo
Giuseppe CardinaleCiccotti - Ha trovato il nome!
Matteo Modè - Grande esperienza in aree contigue, è dall'inizio un amico del progetto.
Gabriele Levy - Ingegnere informatico e gestionale, si è candidato per aiutare nello sviluppo e marketing.
Mario Bucolo - Esperto fotografo, si è offerto di aiutare per PR, comunicazione, social media e fotografia, e ricerca fondi UE.
Fabio Cecaro - Laureato in fisica, voleva realizzare una maschera sub in realtà aumentata.
Francesco Ferrazzino - Lavora in aree contigue e mi sprona a sbrigarmi.
... ed è solo l'inizio!

Questo Blog

Sono Francesco Giartosio, titolare del progetto GlassUp.  Il progetto consiste in occhiali che mostrano a chi li indossa le mail e gli sms in arrivo, e altri tipi di messaggi.  Assomiglia al progetto Google Glass, di cui si è avuta pubblica notizia un anno dopo il lancio del nostro progetto: la principale differenza, oltre all'immensa differenza di risorse, è che noi puntiamo a un prodotto read-only, solo passivo senza interazioni, e in questo modo speriamo di arrivare molto prima.

Apro questo blog per tenere aggiornati tutti gli "amici" del progetto Glassup sui lavori in corso. Finora gli amici erano pochi, ma in particolare dopo un post sul naming in ISS è arrivata una massa di offerte di amicizia e collaborazione.  Così ho pensato di coinvolgere tutti gli interessati, in modo da creare una piccola macchina da guerra, nella convinzione che condividere le informazioni rafforzi questo progetto.  Inizialmente ho pensato a una mail ricorrente, poi a un gruppo Facebook o Google+, infine ho scelto di scrivere un blog, che mi permette di aggiungere elementi di pagina, aggiornare i post, ecc.

Ero in dubbio se lasciare questo blog pubblico o meno, ma mi sembra troppo complicato farlo privato, per ora provo a tenerlo pubblico.  Lo segnalerò a tutti i potenziali interessati, in modo che ciascuno possa contribuire se ha dei suggerimenti che gli sembrano utili, o limitarsi a seguire i lavori.  Potremmo anche definire questo team allargato come il gruppo degli italiani interessati all'argomento "Occhiali in realtà aumentata".